Vi faccio risparmiare tempo oggi (e ne risparmio anche io 😁 ).
Se cliccate qui trovate l’articolo che ho pubblicato su Linkedin da poco. Essenzialmente, si tratta di un esperimento per facilitare l’inserimento di immagini tridimensionali in contesti bidimensionali ma visitabili come quelli dei tour virtuali.
In teoria, questa tecnica non è molto complessa ma richiede l’implementazione di alcune funzionalità che non hanno un solo flusso di lavoro acquisito.
Trattandosi di sperimentazione, i risultati possono essere molto interessanti ma non è detto che possono piacere in questa prima formulazione. Di sicuro si possono ottenere effetti notevoli già solo approfondendo un po’ questa rudimentale tecnica-base.